Mura augustee, Fano (PU)
Lavori di restauro e miglioramento sismico delle mura augustee di Fano, 2000 – 2004
Comune di Fano
Progettazione, direzione lavori opere strutturali
Edifico tutelato ai sensi del D. L.G.S. 22/01/2004, n°42

La complessa natura degli interventi effettuati nel 2007 per il recupero della cinta muraria di epoca romana del periodo augusteo, I sec d.C., scaturita da un approfondita campagna diagnostica, è stata effettuata tramite l’utilizzo di materiali compositi di nuova generazione, al tempo considerati di carattere innovativo e sperimentale, e di cui allo stati attuale se ne riscontra l’efficacia e la durabilità nel tempo.
La loro elevata compatibilità chimico-fisica con il materiale esistente garantisce infatti la propria durabilità della conservazione nel tempo del bene monumentale di notevole valenza storico-artistica.
stato di degrado

lacune del parametro in mattoni sui torrioni


Consolidamento dei paramenti distaccati mediante diatoni armati
Consolidamento dei paramenti murari, che risultano a sbalzo, tramite l’inserimento di diatoni in pietra, armati con tessuto in fibra di carbonio uniderezionale incollato sulla faccia superiore di ciascun diatono diatono, con funzione strutturale di mensola e quindi da inserirsi all’interno del solido murario per una profondità pari ad almeno una volta la lunghezza dello sbalzo (circa venti centimentri). Ciascun diatono dovrà essere saldamente ancorato al solido murario retrostante tramite due tondini ø 10 poltrusi in fibra di carbonio, con superficie ad aderenza migliorata inseriti in fori ø 20 di pari lunghezza e inclinati di 45° rispetto all’orizzontale, ottenuti per carotazione a rotazione, nei quali, previa pulitura, verrà iniettata la resina epossidica per realizzare l’ancoraggio chimico.

Vista frontale del torrione 5 esterno

Vista frontale di una parte del tratto D esterno




consolidamento di porzioni murarie a sbalzo

Vista laterale del torrione 2, esterno

Vista frontale di una parte del tratto C, esterno



Consolidamento dei paramenti murari, che risultano distaccati dal retrostante solido murario
Consolidamento dei paramenti murari, che risultano distaccati dal retrostante solido murario, tramite l’inserimento di diatoni in pietra, armati con tessuto in fibra di carbonio uniderezionale incollato sulle facce superiore e inferiore di ciascun con funzione di capochiave per i tondini di ancoraggio ø 15 poltrusi in resina termoindurente, rinforzata con fibre di vetro e con superficie ad aderenza migliorata, lunghi sessanta centimetri, che verranno resi solidali al diatono tramite resina epossidica. I tondini verranno successivamente inseriti in profondità nel solido murario retrostante tramite la realizzazione ø di fori orizzontali ø 24, di pari lunghezza, ottenuti per carotazione a rotazione, nei quali, previa pulitura, verrà iniettata la resina epossidica per realizzare l’ancoraggio chimico.





Consolidamento dei torrioni
Consolidamento dei torrioni che presentano fessurazioni ad andamento verticale e controventatura dei pinnacoli di muratura, formatisi dai crolli parziali della muratura, tramite perforazioni spaziali suborizzontali ø45, armate con tondini ø 24 poltrusi in resina termoindurente, rinforzata con fibre di vetro e con superficie ad aderenza migliorata, che verrano iniettate, previa pulitura, a pressione calibrata, con malta di calce idraulica premiscelata a pozzolana, al fine di ripristinare l’integrità della struttura muraria, predisponendo inoltre la muratura a sopportare stati tensionali di trazione e di taglio, indotti da azione orizzontali, azione del vento o di eventuali fenomeni sismici, tramite l’armatura interna così realizzata.