Torre Civica. Restauro. Città di Castello (PG)

Città di Castello (PG), 2017 – 2018

Comune di Città di Castello (PG)

Restauro conservativo per il completamento della Torre Civica

Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva

Coord. sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione

Direzione Lavori

Edifico tutelato ai sensi del D. L.G.S. 22/01/2004, n°42

Andamento delle letture spostamento orizzontale dei fessurimetri.

Il fessurimetro 6 è stato affiancato dal fessurimetro 6b = Lettura degli spostamenti orizzontali dovuti al progressivo

Miglioramento sismico e restauro della Torre Civica, un caso di studio nazionale

La documentazione relativa ai lavori di completamento del miglioramento sismico e di restauro della Torre Civica di Città di Castello, di epoca medioevale, progettati e diretti dallo Studio Tosti e Associati, è stata acquisita dall’Archivio di Stato insieme ai più importanti progetti dell’ingegner Giuseppe Tosti, che entreranno a far parte della raccolta che l’istituzione dedicherà all’illustre professionista, insignito della cittadinanza onoraria di Città di Castello per essere riuscito ad interrompere la progressiva inclinazione della Torre  che si era innescata successivamente al primo lotto dei lavori di miglioramento sismico. L’intervento pertanto è diventato un caso di studio a disposizione della consultazione dei tecnici e punto di riferimento, per la particolarità e il carattere innovativo delle soluzioni adottate per analoghi lavori di consolidamento.

Rendering dello spaccato assonometrico della Torre eseguito dall’Ing.  Antonio Avorio 

Il complesso percorso dell’intervento eseguito sul monumento, iniziato nel 2003 a seguito dei danni del sisma del 1997 e terminato nel 2013 con un investimento complessivo di Comune e Regione pari a 1 milione 335 mila euro, ha fatto sì che la struttura sia stata messa definitivamente in sicurezza dal punto di vista statico e riducendo consistentemente il grado di vulnerabilità agli eventi sismici. Il cedimento fondale registrato a seguito delle deboli scosse telluriche del 2007 non ha infatti avuto alcuna replica in occasione del più forte sisma del 2016 per effetto dei lavori di completamento eseguiti dallo Studio Tosti nel 2013 sull’apparato fondale: l’ultima rilevazione del gennaio 2018 ha infatti registrato uno incremento di appena 5 millimetri del fuori piombo di 87 centimetri certificato all’atto della conclusione dei lavori nel 2013. Quando nel 2012 iniziò l’intervento dello studio Tosti fu registrato un fuori piombo in sommità di 86 centimetri, rispetto ai 74 centimetri registrati nel 2007, quando a seguito del terremoto venne constatato un distacco di 3-4 centimetri rispetto all’adiacente Palazzo Vescovile, lungo il giunto sismico realizzato all’atto della separazione delle due strutture.
L’intervento del primo lotto, compiuto sugli impalcati per la realizzazione del giunto sismico con l’adiacente Palazzo Vescovile, per eliminare fenomeni di martellamento reciproco, e con l’inserimento di tiranti verticali, per rendere monolitica struttura, è stato seguito, nel secondo lotto, dall’intervento sulle fondazioni. Le dimensioni insufficienti delle fondazioni originarie della Torre, posate su un terreno di fondazione limoso e saturo d’acqua, avevano infatti determinato nel tempo una notevole inclinazione della Torre che si era ancora più accentuata a seguito di suddetti eventi tanto da farne temere il crollo.

Dopo due anni di approfonditi studi l’ingegner Giuseppe Tosti è riuscito a risolvere il problema della rotazione e dell’inclinazione crescenti della Torre, realizzando nel secondo lotto di lavori un allargamento della fondazione originaria tramite la realizzazione di una platea in cemento armato su micropali del tipo tub-fix, attestati su strati di terreno profondo, su cui trasferire il carico in fondazione di oltre 2000 tonnellate, tramite un’adeguata solidarizzazione con la porzione basale della Torre, con l’effetto di ottenere una distribuzione dei carichi, originariamente concentrata, su una superfice di terreno più ampia e dotata di migliori caratteristiche geomeccaniche.

progetto esecutivo dell’ampliamento del sistema fondale della Torre tramite platea in cemento armato su micropali

L’intervento è stato completato con il restauro della scala interna, dei vani interni, degli infissi, di una nuova pavimentazione e dell’impianto di illuminazione, a cura dell’Arch. Francesca Cangemi dello Studio Tosti e Associati, permettendo così la riapertura del monumento alle visite pubbliche.