Torre Civica. Restauro. Città di Castello (PG)
Città di Castello (PG), 2017 – 2018
Comune di Città di Castello (PG)
Restauro conservativo per il completamento della Torre Civica
Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva
Coord. sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione
Direzione Lavori
Edifico tutelato ai sensi del D. L.G.S. 22/01/2004, n°42

Andamento delle letture spostamento orizzontale dei fessurimetri.
Il fessurimetro 6 è stato affiancato dal fessurimetro 6b = Lettura degli spostamenti orizzontali dovuti al progressivo

Miglioramento sismico e restauro della Torre Civica, un caso di studio nazionale
La documentazione relativa ai lavori di completamento del miglioramento sismico e di restauro della Torre Civica di Città di Castello, di epoca medioevale, progettati e diretti dallo Studio Tosti e Associati, è stata acquisita dall’Archivio di Stato insieme ai più importanti progetti dell’ingegner Giuseppe Tosti, che entreranno a far parte della raccolta che l’istituzione dedicherà all’illustre professionista, insignito della cittadinanza onoraria di Città di Castello per essere riuscito ad interrompere la progressiva inclinazione della Torre che si era innescata successivamente al primo lotto dei lavori di miglioramento sismico. L’intervento pertanto è diventato un caso di studio a disposizione della consultazione dei tecnici e punto di riferimento, per la particolarità e il carattere innovativo delle soluzioni adottate per analoghi lavori di consolidamento.
Rendering dello spaccato assonometrico della Torre eseguito dall’Ing. Antonio Avorio

L’intervento del primo lotto, compiuto sugli impalcati per la realizzazione del giunto sismico con l’adiacente Palazzo Vescovile, per eliminare fenomeni di martellamento reciproco, e con l’inserimento di tiranti verticali, per rendere monolitica struttura, è stato seguito, nel secondo lotto, dall’intervento sulle fondazioni. Le dimensioni insufficienti delle fondazioni originarie della Torre, posate su un terreno di fondazione limoso e saturo d’acqua, avevano infatti determinato nel tempo una notevole inclinazione della Torre che si era ancora più accentuata a seguito di suddetti eventi tanto da farne temere il crollo.


Dopo due anni di approfonditi studi l’ingegner Giuseppe Tosti è riuscito a risolvere il problema della rotazione e dell’inclinazione crescenti della Torre, realizzando nel secondo lotto di lavori un allargamento della fondazione originaria tramite la realizzazione di una platea in cemento armato su micropali del tipo tub-fix, attestati su strati di terreno profondo, su cui trasferire il carico in fondazione di oltre 2000 tonnellate, tramite un’adeguata solidarizzazione con la porzione basale della Torre, con l’effetto di ottenere una distribuzione dei carichi, originariamente concentrata, su una superfice di terreno più ampia e dotata di migliori caratteristiche geomeccaniche.



progetto esecutivo dell’ampliamento del sistema fondale della Torre tramite platea in cemento armato su micropali





L’intervento è stato completato con il restauro della scala interna, dei vani interni, degli infissi, di una nuova pavimentazione e dell’impianto di illuminazione, a cura dell’Arch. Francesca Cangemi dello Studio Tosti e Associati, permettendo così la riapertura del monumento alle visite pubbliche.


