Domenica 24 agosto. Cerimonia ufficiale di riapertura della cripta dell’antica Abbazia di Badia Petroia, alla presenza delle autorità civili e religiose

“Le chiese benedettine, come questa abbazia, erano costituite su tre livelli. Oggi riapriamo la cripta, il livello più profondo, il fondamento, quello che non si vede ma che regge tutto. Qui si custodiva la fede dei martiri e dei santi: si scendeva per pregare e ricevere quella grazia senza la quale la vita non cresce”. (dall’omelia del vescovo Paolucci Bedini)
Domenica il vescovo Luciano Paolucci Bedini e don Adolfo Vichi hanno celebrato la messa in occasione della riapertura e della riconsegna della Cripta dell’antica Abbazia di Badia Petroia alla presenza di tantissimi fedeli della comunità locale che hanno affollato la chiesa. Dopo trent’anni di chiusura la cripta è stata restituita alla comunità locale. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza, otre che del vescovo Luciano Paolucci Bedini e di don Alfonso Vichi, del sindaco di Città di Castello Luca Secondi, dall’ingegner Giuseppe Lacava per la Soprintendenza, di Valentina Anselmi, ingegnere e membro del Consiglio parrocchiale per gli affari economici, dai rappresentanti dello studio di architettura e ingegneria Tosti e Associati ideatori del progetto di recupero e dall’architetto Antonio Lunghi, titolare dell’impresa che ha realizzato i lavori.
RASSEGNA STAMPA DELL’EVENTO
- CORRIERE DELL'UMBRIA: NEWS ATTUALITA' "La cripta millenaria di Badia Petroiapronta alla riapertura dopo 30 anni"
- RAI TGR UMBRIA (dal decimo minuto circa)
- LA NAZIONE: UMBRIA CRONACA "Badia Petroia. Festa grande in abbazia..."
- DIOCESI CITTA' DI CASTELLO: BLOG 7 AGOSTO 2025 "Riapertura della cripta dell'antica Abbazia di badia Petroia"
- DIOCESI CITTA' DI CASTELLO: BLOG 24 AGOSTO 2025 "Badia Petroia. La comunità riabbraccia il cuorespirituale del suo territorio
- DIOCESI CITTA' DI CASTELLO: BLOG 20 agosto 2025 "Riapertura cripta di Badia Petroia 2"
Focus
Chiesa dei SS. Maria ed Egidio
L’odierna Chiesa dei SS. Maria ed Egidio è il nucleo centrale dell’antica Abbazia di Badia Petroia, situata nel territorio di Città di Castello, fondata intorno al 960 dai monaci benedettini e destinata a diventare un importante punto di riferimento religioso e culturale per tutta l’Alta Valle del Tevere.
Tra il XI e il XII secolo la chiesa fu riedificata in forme romaniche, con tre navate, tre absidi e una cripta monumentale triabsidata, composta da quindici campate con volte a crociera sostenute da pilastri, colonne e lesene.
La pianta longitudinale e l’imponente transetto sopraelevato testimoniavano il ruolo liturgico e monastico dell’edificio, che si sviluppava su tre diversi livelli destinati rispettivamente a fedeli, monaci e clero, rappresentando un esempio raro in Umbria delle chiese con presbiterio rialzato del XI secolo (crf. Renzo Pardi, Evoluzione delle basiliche umbre dall’alto medioevo alla fine del secolo XII, in Bollettino d’Arte del Ministero per i beni e le attività culturali, Fascicolo VI, Anno 1980).
L’abbazia cessò di essere un centro monastico attivo alla fine del Quattrocento e nel 1871 i beni vennero concessi in enfiteusi alla famiglia Rossi, che ancora oggi possiede una parte del complesso, trasformato in abitazione privata. Pertanto nel corso dei secoli successivi l’insieme unitario del monastero si è dissolto, solo la chiesa abbaziale ha conservato la sua funzione originaria di luogo di culto mentre parte delle navate laterali sono diventate abitazioni civili e magazzini agricoli di cui una porzione si trova oggi in stato di abbandono con notevoli crolli delle strutture.